Alimenti / 

Pesce

Consumo e varietà

Il pesce, fresco o surgelato, è un alimento tipico della dieta mediterranea da consumare 2-3 volte a settimana. Preferire pesce azzurro (aringhe, alici, sugarello, sgombro, palamita), ricco di acidi grassi omega-3, ma anche merluzzo, orata, spigola e sogliola.

Rischi e avvertenze

Per quanto riguarda i pesci di grosse dimensioni (pesce spada, tonno, palombo, verdesca), è consigliabile un consumo ridotto per il rischio di contaminazione da mercurio. Si può consumare anche salmone selvaggio, ricco di acidi grassi omega-3.

Metodi di cottura

I migliori metodi di cottura sono al vapore, al cartoccio, al forno e alla griglia, perché preservano le caratteristiche nutrizionali del pesce.

Consumo di pesce crudo

Per il consumo di pesce crudo, la normativa europea obbliga i ristoratori a congelarlo a –20°C per almeno 24 ore per non correre il rischio di contaminazione da parte di microrganismi o parassiti, come l’Anisakis.

Pesce in scatola e frutti di mare

Consumare solo saltuariamente pesce in scatola (sgombro, tonno) in olio extravergine di oliva e salmone affumicato, poiché ricchi di sale. Anche frutti di mare (cozze, vongole, ostriche), polpi, totani, seppie, calamari e crostacei devono essere consumati saltuariamente, essendo ricchi di purine e quindi controindicati nei soggetti affetti da gotta. Inoltre, nei crostacei è elevato il carico di colesterolo.

Il pesce può contenere