Cioccolato
Cioccolato nero, amaro o fondente, sono tutti sinonimi che stanno ad indicare un cioccolato che contiene meno zucchero ed un’ alta quantità di cacao, variabile dal 70 al 100% nella varietà extra-fondente o dark. Il sinonimo “fondente” lo si deve a Rudolph Lindt (padre del noto marchio di cioccolato) che nel 1879 preparò il primo prodotto “fondant”, cioè fondente, ovvero il primo cioccolato che poteva sciogliersi in bocca (fondente), in quanto costituito da piccole particelle di cacao: prima di allora infatti bisognava masticarlo.
Proprietà nutrizionali
Il prodotto è ricco di acidi grassi, di cui 1/3 sono rappresentati da grassi saturi quali l’acido stearico, che, essendo desaturato ad acido oleico, pare non abbia rilevanza sul profilo lipidico. Sono presenti steroli, vitamine (in prevalenza vit. B), fibra, minerali fra cui il magnesio, teofillina, teobromina, caffeina, peptidi, polifenoli (flavanoli in buona quantità che proteggono l’elasticità e la funzione endoteliale dei vasi sanguigni) e pro-antocianidine.
Effetti sul benessere
Contiene inoltre triptofano, che stimola la produzione di serotonina ed endorfine con effetti antidepressivi. Nel cioccolato fondente si trova anche anandamide, che agisce sui recettori dei cannabinoidi presenti nel cervello con effetti sul tono dell’umore e le funzioni cognitive.
Consumo raccomandato
L’apporto di 20 g di cioccolato amaro (oltre il 70%) due, tre volte a settimana è considerato salutare.