Zucchero, Miele e Dolcificanti
Lo zucchero da cucina è saccarosio, un “disaccaride” formato da glucosio e fruttosio. Un consumo eccessivo si associa ad obesità, diabete, sindrome metabolica e carie. La presenza di fruttosio favorisce la produzione di acido urico, che è causa di resistenza insulinica e si associa a gotta, tanto che non è infrequente la triade gotta-diabete-obesità. Lo zucchero è una vera e propria droga che dà dipendenza, infatti riduce il segnale della dopamina a livello dei centri cerebrali del piacere, costringendo a consumare una maggiore quantità della sostanza. Il legame del glucosio e del fruttosio con le proteine ed altre molecole favorisce uno stato infiammatorio cronico. Legandosi alle proteine genera i cosiddetti AGEs (Advanced Glycation Endproducts), che attraverso i recettori RAGE attivano il fattore di trascrizione NF-kB. Il consumo quotidiano di zucchero, sia bianco sia grezzo, non dovrebbe superare la quota di 25-30 grammi al giorno; tuttavia, è preferibile mantenersi ad una quota inferiore perché numerose sono le fonti di zucchero nascosto.
Sciroppo di glucosio e fruttosio
Sciroppo di glucosio e fruttosio sono considerati peggiori dello zucchero comune.
Dolcificanti artificiali
Dolcificanti artificiali (aspartame, acesulfame K, sucralosio, ecc.) sono utilizzati in molti cibi e bevande. Questi composti non sono esenti da rischi e il loro consumo può essere associato ad infiammazione, sindrome metabolica, rischio cardiovascolare ed oncologico (Debras et al., 2022). Il dolcificante aspartame è oggi considerato “possibilmente cancerogeno” dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC).
Miele
Miele è costituito, come lo zucchero da cucina, da fruttosio e glucosio in percentuali diverse, ma ha un minor contenuto in glucosio. Per questo motivo, il suo consumo, al pari dello zucchero comune, deve essere contenuto.
Come comportarsi con gli zuccheri e i dolcificanti
È buona regola abituarsi fin dall’infanzia a gusti meno dolci per ridurre effetti metabolici negativi. Inoltre, è opportuno leggere le etichette degli alimenti esposti nei supermercati, evitando quelli ad alta densità calorica che contengono zuccheri, dolcificanti e grassi. È preferibile assumere la maggior quota di zuccheri con la frutta nelle giuste dosi che, se consumata con la buccia, apporta non solo il fruttosio ma anche fibra, vitamine, minerali e fitocomposti salutari.