Il caffè è prodotto dalla torrefazione dei chicchi estratti dal frutto. Oggi la tostatura è un processo industriale in grado di conferire alla bevanda aroma, gusto e colore. Il caffè è una fonte di molteplici composti bioattivi e polifenoli, fra cui l’acido clorogenico, che deriva dalla combinazione dell’acido caffeico con l’acido quinico.
Benefici per la Salute
L’acido clorogenico esercita attività modulatrice del fattore di trascrizione NF-kB e inibizione della via di segnale mTORC2. Un moderato consumo di caffè sembra associato a una riduzione del rischio di malattie croniche cardiovascolari, metaboliche e oncologiche (colon). Da uno studio di Hang et al. (2019) risulta che i marcatori dell’infiammazione (IL-6, PCR) sono più bassi nel sangue dei consumatori abituali di caffè. Si hanno inoltre livelli più bassi di C-peptide, leptina, estrogeni e valori più elevati di adiponectina e testosterone.
Contenuto di Caffeina
In una tazzina di caffè casalingo si ritrovano da 80 a 120 mg di caffeina. Nel caffè all’americana, la quantità varia da 95 a 125 mg. Nel caffè decaffeinato sono presenti solo 2-3 mg di caffeina. Il consumo di 300 mg di caffeina al giorno (3-4 tazzine di espresso) può essere utile per l’organismo in assenza di patologia cardiaca.
Effetti della Caffeina
La caffeina (metilxantina) migliora la concentrazione e l’attività cerebrale per stimolazione del sistema nervoso centrale, aumenta la frequenza e la gittata cardiaca, ed è un broncodilatatore. In alcuni soggetti può provocare insonnia o, al contrario, favorire il sonno. Stimola la produzione della saliva, la secrezione acida da parte dello stomaco, attiva la produzione di bile, la contrazione della cistifellea e migliora la peristalsi intestinale.
Inoltre, riduce l’assorbimento degli zuccheri a livello intestinale e incrementa la termogenesi, favorendo la trasformazione dei grassi in energia e combattendo il sovrappeso. A livello dell’apparato urinario, aumenta la diuresi e la frequenza minzionale, effetti da tenere presenti nei pazienti con patologia vescico-prostatica.
Rischi del Consumo Eccessivo
Un eccessivo consumo della bevanda ha effetti avversi dovuti alla stimolazione delle ghiandole surrenali e alla produzione di cortisolo e adrenalina, con possibile aumento dei valori pressori da tener presente nei soggetti ipertesi. Inoltre, può determinare un aumento della produzione di insulina e insulinoresistenza.