Il regime alimentare di tipo infiammatorio è caratterizzato dal consumo frequente ed eccessivo di:
Carboidrati
cereali raffinati, zuccheri semplici, dolci, dolciumi, bibite analcoliche e bevande gassate e zuccherate. Il glucosio, legandosi ai macronutrienti, forma AGEs (Advanced Glycation End product) che attivano i geni dell’infiammazione e promuovono la cancerogenesi;
Proteine animali
derivanti, in modo particolare da carne rossa e carne lavorata (processata con processi di stagionatura, quali sale e fumo, oppure essiccata o inscatolata). Fanno parte di questa tipologia di alimenti: la carne affumicata o in scatola, salsicce, hot dog, salame, bacon, prosciutto, prodotti ricchi di grassi saturi, sale e conservanti;
Latte intero e Formaggi stagionati
apportano grassi saturi e aumentano i livelli del fattore di crescita IGF-1 (Insuline Growth Factor-1) che ha attività pro-tumorale. La dieta troppo ricca di proteine animali modifica il microbiota intestinale e favorisce lo sviluppo di un profilo microbico potenzialmente patogeno pro-infiammatorio, incrementa la risposta insulinica ed ha attività acidificante per l’organismo;
Alimenti industriali
trasformati contenenti acidi grassi idrogenati (prodotti da forno, di pasticceria, patatine fritte, etc.);
Sale da cucina
contenente oltre il 97% di cloruro di sodio, rappresenta un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari;