Pane e pasta dovrebbero essere consumati preferibilmente nella varietà integrale in quanto ricca di fibre insolubili che riducono i picchi glicemici ed ematici di insulina.
È salutare privilegiare il pane a lievitazione naturale che, a differenza del pane realizzato con lievito di birra, richiede tempi più lunghi di lievitazione ma offre alcuni vantaggi quali: una migliore qualità, una maggior tempo di conservazione, una migliore digeribilità ed un indice glicemico inferiore. Questo perché nella lievitazione naturale i batteri trasformano il glucosio in anidride carbonica e acido lattico. Per contenere l’IG si può consumare pane e pasta ottenuta con grani antichi. Inoltre il pane può essere tostato o consumato senza mollica.
Per la pasta si deve privilegiare la cottura al dente infatti quando la pasta è scotta aumenta il rilascio di amidi e di molecole di glucosio che sono causa di picchi glicemici. Un ulteriore accorgimento per ridurre l’IG consiste nel consumare la pasta subito dopo un piatto di verdure ricche di fibra. Una buona regola è quella di evitare il consumo di pasta a pranzo ed a cena, non consumare il pane come primo alimento e non associare il consumo del pane alla pasta ed ai legumi che sono ricchi di carboidrati.